e sempre di mirar faceasi accesa (Par. 33.99)
e sempre di mirar faceasi accesa (Par. 33.99)

Maracay come centro d’irradiazione del pensiero dantesco in Venezuela

 

a cura della Sociedad Dante Alighieri Comité de Maracay

Tre intense giornate abbiamo vissuto per celebrare il giorno dedicato al nostro Sommo Poeta. Dal 24 al 26 marzo, presso la Casa d’Italia di Maracay, studiosi, amici, curiosi e appassionati di Dante Alighieri si sono ritrovati per partecipare alla II edizione della maratona di letture dantesche per onorare il padre della lingua italiana leggendo i 100 canti del suo sacro poema. Straordinario evento che, dopo il successone della prima edizione del 2021, è stato replicato quest’anno, rinvigorito e con più entusiasmo!

Ancora una volta, il nostro Dante si dimostra modernissimo e con una forza ed energia senza pari, capace di convocare in un luogo e tempo comune, per condividere la stessa curiosità, la medesima passione.

Durante le venti e tante ore di letture siamo stati testimoni d’eccezione. Sono intervenuti avvocati, ingegneri, architetti, docenti, sacerdoti, contabili, infermieri, medici, teologi, filosofi, pastori evangelici, locutori radio, commercianti, industriali, politici, casalinghe, studenti, laureati, dottori, biologi, bibliotecologi e artisti di ogni tipo: ballerini, pittori, scultori, cantanti, scrittori. Rappresentanti delle più svariate associazioni e tanti pensieri e personalità diverse, uomini e donne, giovani e meno giovani, credenti e non credenti, insomma una variopinta “fauna” umana così diversa che solo la Divina Commedia poteva fare il miracolo di accomunarli tutti insieme. La larga e attiva presenza femminile ci ha ricordato  che marzo è anche il mese della Donna.

La condivisione ha toccato cime di emozioni sublimi perché le letture di ogni singolo si accompagnavano all’attenzione e all’interesse di tante e tante persone che rimanevano perplesse ascoltando i canti in italiano e spagnolo ma anche nelle lingue più diverse, come il portoghese e il lituano, l’inglese e l’arabo, il francese, l’ebreo moderno e il dialetto sardo, anzi, dialetto nuorese! Momenti sublimi durante il nostro percorso di lettura ultraterreno che ha avuto il suo epicentro a Maracay, vera e propria torre di Babele per approfondire il messaggio universale e unico del padre della lingua dove ‘l sì suona.

Tutti i commenti di chi ha vissuto questa esperienza e che si susseguivano, uno dopo l’altro, ruotavano intorno alla “scoperta” di Dante e alla voglia di studiarlo e capirlo ogni volta meglio. A Maracay, già da qualche anno, si vive una crescente effervescenza dantesca e si contano nell’archivio tante iniziative: due centri di lecturae Dantis, presso la Casa d’Italia e l’università UPEL, eventi enogastronomici culturali come Dante en tres tiempos nel Centro Hispano Venezolano, dove si è letto in galiziano, e Vino Dante dove tra versi e pennellate, un sorso di vino e qualche spuntino, si viveva durante tutta una serata a El Dante! Una voglia di Dante che continua a crescere; a dimostrazione di quanto detto è la recente apertura della Cattedra libera nella Scuola di Teologia San Giustino: Dante, profeta della speranza.

Tutto questo dalla mano del Comitato della Società Dante Alighieri che dal 1996 promuove e diffonde la lingua e la cultura italiane a Maracay e in tutto il Venezuela e per confermarlo l’ultimo canto è stato letto dalla fondatrice e prima presidente Cavaliere della Repubblica Italiana Margherita Cavani, che con i suoi 83 anni ha fatto risuonare  alto e forte l’amor che move il sole e le altre stelle.

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