e sempre di mirar faceasi accesa (Par. 33.99)
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The Oxford Handbook of Dante

È appena uscito, a pochi giorni dal Dantedì, il prestigioso The Oxford Handbook of Dante, a cura di Manuele Gragnolati, Elena Lombardi e Francesca Southedern. Il volume, che è parte della collana degli Handbook della Oxford University Press, è stato presentato il 7 aprile al Collegio Ghislieri di Pavia e sarà lanciato sulla scena internazionale il prossimo 10 maggio all’ICI di Berlino, all’interno di un ciclo di tre conferenze intitolato Decentring Dante.

The Oxford Handbook of Dante si presenta organizzato in sette sezioni diverse, per un totale di quarantaquattro capitoli: “Texts and Textuality”, “Dialogues”, “Transforming Knowledge”, “Space(s) and Places”, “A Passionate Selfhood”, “A Non-linear Dante” e “Nachleben”.

È il frutto di un grande lavoro pluriennale, a cui hanno partecipato numerosi specialisti di varie discipline (dagli studi classici alla filologia, dalla storia alla religione, dalla storia dell’arte agli studi di genere e postcoloniali), e in cui convergono molteplici tradizioni e i diversi approcci della cultura anglo-americana, italiana e continentale.

Proponendo una rilettura originale e innovativa dell’opera dantesca, il volume sfida l’approccio Commedia-centrico e cerca di fornire strumenti per avvicinarsi al carattere poliedrico, plurilinguista e plurale di tutta l’opera dantesca. Nelle parole di Manuele Gragnolati, “Il nostro Dante non è tanto un eroe nazionale o il padre della lingua italiana, quanto un cittadino del mondo e suo patrimonio. Lo Handbook suggerisce cosa c’è di vitale in Dante e mostra in quali direzioni può andare lo studio delle sue opere in un contesto globale”.

 

Si ringrazia Irene Bagni, dott.ssa di ricerca in Studi italianistici dell’Università di Pisa, per averci fornito la scheda del volume.